Tutti gli articoli usciti sull’avventura della Lista cinica.
Primo accenno
Sui social, intanto, sta spopolando la lista cinica “Áncora Trieste (un’alabarda rovesciata come simbolo) con tanto di video e slogan strepitosi come «Avanti con l’immobilismo». Tra i punti programmatici: «Basta con ’sto Punto Franco. Noi vogliamo il Punto Fermo». Il motivo: «Vogliamo governare Trieste con calma, fermezza e soprattutto immobilità. Siamo una Lista Cinica perciò basta con le promesse elettorali facili». Da votare.
Estratto da “Debutta la lista civica a sostegno di Cosolini” (Il Piccolo, 13 aprile 2016)
La “Lista Cinica” di Italo Nazaj debutta sul web
Avanti con l’immobilismo! In piena campagna elettorale un gruppo di abili buontemponi lancia su facebook la Lista Cinica Àncora Trieste (rigorosamente con l’accento sulla a) e il suo candidato Italo Nazaj. Fantastico protagonista di slogan lunari che prendono in giro il lassismo e il conservatorismo di certi triestini. Irresistibile il nuovo motto per Trieste, No Ga Senso City, il simbolo cittadino che diventa l’Alabara, proclami surreali tipo “Non correre che il futuro no esisti”, filmati dell’ex Germania Est doppiati, così come simil cinegiornali Luce. Da applausi.
(Il Piccolo, 17 maggio 2016)
Italo Nazaj guida l’avanzata dei paladini del “no ga senso”
Spopola sulla rete la parodia delle elezioni firmata dal collettivo di artisti Vile&Vampi Tra le idee della Lista cinica la cacciata dei turisti e l’asfaltatura della pineta di Barcola
Che a Trieste non si possa più continuare a suon di «no se pol» è cosa risaputa. Lo si sente ripetere, come fosse chissà quale genialata, a ogni tornata elettorale. Ma il voto del 2016 verrà ricordato perché, per la prima volta, qualcuno ha avuto il coraggio di andare veramente oltre il tormentone cittadino: è la Lista cinica Àncora Trieste, che sbandiera tra i suoi motti un coraggiosissimo «basta con il “no se pol” è giunta l’ora del “no ga senso”». Avanti, sempre più avanti nella triestinità. Anzi indietro, perché il programma della lista è “retrocratico” e immobilista: mandare via i turisti perché danno fastidio, fine della movida, decremento demografico fino all’estinzione, sostituire San Giusto con Sant’Anna come patrono della città e così via. Quanto alla Ferriera un impegno chiaro: non fare assolutamente niente. Stiamo parlando, è ovvio, non di una lista che troverete sulla scheda elettorale, ma di un progetto satirico del collettivo di artisti Vile&Vampi: una lista parodia nata su Facebook lo scorso primo aprile, giorno quanto mai appropriato.Da allora Àncora Trieste ha raggiunto quasi i mille like e ha prodotto una lunga serie di vignette, filmati, slogan. È approdata di recente nella città fisica con una collezione di magliette. Gli autori sono Paolo Tanze, Fabrizio Polojaz, Carlo Staurini, Matej Sussi e Paolo Pascutto. È quest’ultimo a fungere da portavoce e a spiegare la genesi della lista: «Siamo un gruppo di amici – dice -. Il nostro collettivo è nato nel Duemila. Per una decina d’anni abbiamo pubblicato vignette sul Primorski Dnevnik e, finita la collaborazione, siamo passati al web». Vile&Vampi avevano un blog, ora hanno un sito e una pagina Fb collegata. «Qualche tempo fa c’è venuta l’idea di creare una nostra “lista” che ci permettesse di fare una satira originale sulle elezioni a Trieste – racconta Pascutto -. Non volevamo fare le solite vignette che prendono in giro questo o quel candidato. Per caso è nata quindi l’idea di una lista cinica, e non civica». Essendo tale, è una lista che può dire le cose come stanno: «L’idea è piaciuta. L’abbiamo messa in pratica dicendo a volte degli spropositi, ma vediamo che dai candidati “ufficiali” escono cose anche peggiori». Gli autori serbano gli effetti speciali per questi ultimi giorni di campagna, ma nel frattempo rilanciano il concorso per il «selfie cinico» con la maglietta della lista: «Le maglie non hanno intenti commerciali – dice Pascutto -, abbiamo provato a far uscire il progetto dalla Rete per farlo approdare fisicamente in città». Ma in cosa consiste, in soldoni, Àncora Trieste? Il simbolo della lista è un’alabarda rovesciata, trucco diabolico dal quale si ottiene l’ancora eponima. Lo slogan principale è cristallino: «Avanti con l’immobilismo! ». I contenuti delle vignette e dei video esprimono al meglio il gusto triestino per il “viz”: «In effetti qualche commentatore di fuori città ci ha detto “voi siete tutti matti”», dice Pascutto. Qualche esempio? All’inizio di aprile Àncora Trieste debutta con un’intervista (realizzata ridoppiando un vecchio filmato in odor di Patto di Varsavia) a Futizzio Trapolezzi, ideologo della Lista. Quando l’intervistatore chiede se il movimento abbia una «vision, una mission, un planning», Trapolezzi risponde: «Ostia, certo che abbiamo pieno di idee, progetti, programmi che non vediamo l’ora di mettere in campo. Come ad esempio la fine della movida alle 18 di sera, la limitazione delle nascite per impedire che la muleria fazi casin. Son tutte misure attuabili da subito senza grandi spese e i risultati si vedrebbero immediatamente ». Tra le altre proposte programmatiche troviamo la creazione di un «No se polo tecnologico» per la ricerca di retroguardia, l’asfaltatura della pineta di Barcola per risolvere il problema dei parcheggi («anche Miramar, se servi»). E ancora: «Basta con ‘sto Punto franco. Noi vogliamo il Punto fermo». La Ferriera? «Uno dei pilastri fondamentali e più efficaci per ridurre drasticamente la esagerata popolazione di questa città». Il 2 maggio la lista ha trovato un candidato. Così Trapolezzi ha riassunto il processo di selezione: «Da un paio di settimane stiamo diffondendo slogan a biondo dio e ora è giunto il momento di dare un volto alle nostre aspirazioni. Ecolo, è vero che trovare il candidato giusto è stato bastanza bigoloso e ci ha preso ‘sai tempo». Ciò perché «un paio si sono autoesclusi dandosi biava, gli altri invece per la maggior parte, a causa dell’età avanzata, erano dietro a dargliela». Alla fine la scelta è caduta sull’anziano Italo Nazaj, il cui volto iconico appare ora su tutti i manifesti della lista. Dopo il debutto del “front runner” sono comparsi anche molti altri candidati, uno più irresistibile dell’altro. La credibilità di un giornalista dipende dalla capacità di mantenere la propria equidistanza, ma alle volte bisogna avere il fegato di mandare al diavolo la deontologia e gettare la maschera: vota Nazaj.
(Giovanni Tomasin, Il Piccolo, 4 giugno 2016)
Aperitivo “immobilista” al San Marco per conoscere le mosse del leader Nazaj
Sul tovagliolo da bar, vergato a mano, compare una firma riconoscibilissima: Nazaj. Recita il testo: «In caso che tiro i crachi al ballottaggio votate per Roberto…». Ma una macchia rossa (terrano è l’ipotesi più quotata) copre il cognome. Quali saranno le ultime volontà di Italo Nazaj, il candidato fittizio (e defunto) dell’altrettanto fittizia lista Àncora Trieste creata su Fb dal collettivo satirico Vile&Vampi? Lo scopriremo oggi alle 19, quando al Caffè San Marco si terrà l’«aperitivo immobilista». Annunciano gli organizzatori: «Oltre a filmati di repertorio e gadget elettorali, verranno fatti anche annunci epocali sulla posizione univoca finalmente presa da Àncora Trieste nei confronti del ballottaggio, in cinico spregio a tutte le regole del silenzio elettorale». Di certo però non si tratterà di un endorsement canonico.
(Giovanni Tomasin, Il Piccolo, 18 giugno 2016)
Lista cinica kandidata Itala Nazaja ne mara novosti
Glavno je, da se nič ne spremeni
Stereotip o tržaškem imobilizmu ni nikoli tako zabavno zaživel kot v soboto v kavarni San Marco, kjer se je predstavil satirični kolektiv Vile & Vampi. Fabrizio Polojaz, Matej Susič, Paolo Pascutto, Paolo Tenze, v mislih je bil prisoten tudi Carlo Staurini, so v besedi in sliki predstavili volilno kampanjo liste Lista cinica, ki je do prvega volilnega kroga imela celo lastnega županskega kandidata, 89-letnega Itala Nazaja, ki je umrl prav na dan volitev, pepel pa so na pokojnikovo izrecno željo raztrosili v bližini škedenjske železarne. Čeprav se je tekma za županski stolček te neodvisne liste tragično končala, so njeni člani želeli poslanstvo idejnega vodje širiti naprej.
In to so odlično opravili včeraj, ko so pred občinstvom prikazali, zakaj je politična negibnost lahko tudi vrednota. Programske točke so predstavili s pomočjo video posnetkov v retro slogu, kar je tudi slogan njihove kampanje. In zakaj je omenjeni listi sploh tako ljub status quo? »Zato, ker je v Trstu lepo, tako kot je, in ni nobene potrebe po spremembah,« je odgovoril predstavnik za stike z javnostmi Futizio Trapolezzi. Po njegovi oceni Trst ne potrebuje turistov, ker samo motijo ustaljene navade Tržačanov. Lista se je v zadnjih tednih trudila, da bi turistični val iz Trsta preusmerila v sosednja mesta, kot so Tržič, Sežana in Koper. Šli so celo tako daleč, da jim je marketinški strokovnjak japonskega rodu pripravil lične jumbo plakate, ki so krasili ulice večjih mest. Na njih je pisalo: »Don’t visit Trieste – town of ferriera (Ne obiščite Trsta – mesta železarne).«
No, zanimalo nas je, kaj menijo o železarni, drugi vroči temi tržaške volilne kampanje. Kolektiv je prepričan, da ni nobene potrebe po zapiranju tega obrata, kvečjemu po razširitvi pokopališča pri Sv. Ani. Na vprašanje pronicljivega novinarja v video posnetku, kaj porečejo na protestne shode proti železarni, pa predstavniki liste odgovarjajo: »Ja, kaj hočete, da je štiri tisoč ljudi. To je dokaz, da drugih 196 tisoč prebivalcev ne briga pravljica o zdravju.« Veliko šal je letelo tudi na tržaško nočno življenje. Iz programa je namreč razvidno, da lista zagovarja »Novido« oz. ničelno toleranco v zvezi z zabavo mladine, ki tako ali tako dela samo »kažin«.
(Primorski dnevnik, 19 giugno 2016)